Domande Ricorrenti

Quali sono le indicazioni alla Vertebroplastica?

La vertebroplastica percutanea è indicata principalmente per il trattamento del dolore causato da fratture vertebrali da compressione. La maggior parte dei pazienti soffre da fratture patologiche causate dall'osteoporosi. In ogni caso la vertebroplastica è anche utile nel trattamento del dolore causato da lesioni vertebrali benigne quali la cisti ossea aneurismatica, l'angioma sintomatico, il tumore gigantocellulare o da lesioni maligne come il mieloma e le metastasi. In rari casi la vertebroplastica è anche stata utilizzata nella stabilizzazione preoperatoria vertebrale nell'osteoporosi. Per ulteriori informazioni vedi Indicazioni.

Quali sono gli esami diagnostici per valutare le indicazioni?

E' sempre necessaria una attenta correlazione tra esami strumentali radiologici e clinica per determinare l'eziologia e il livello del dolore. Il reperto radiografico e di Risonanza Magnetica, quest'ultima utile nel valutare l'edema del corpo vertebrale, deve essere correlato alla palpazione clinica del processo spinoso che determina il dolore. La Risonanza Magnetica con sequenze STIR è la più indicata per valutare l'edema mentre può essere necessario eseguire un TAC mirata per confermare la presenza di fratture recenti nei pazienti con fratture multiple perduranti da lungo tempo.

Chi è il Radiologo Interventista? 

Il Radiologo Interventista è un medico specialista in Radiologia o Neuroradiologia che utilizza i raggi X, gli ultrasuoni, la TAC e la Risonanza Magnetica per eseguire procedure mini-invasive adatte a diagnosticare o a curare una malattia. Per esempio se la TAC evidenzia qualcosa di anomalo il miglior modo per fare una diagnosi e prenderne un piccolo pezzetto (biopsia). Il Radiologo Interventista utilizza la TAC per guidare in modo preciso un ago nella zona da esaminare per prelevarne un pezzetto. Un altro esempio è l'angiografia (iniettare mezzo di contrasto in una arteria); se durante una angiografia viene evidenziato un restringimento patologico di un'arteria è possibile dilatarla posizioando una catetere a palloncino.

Quale apparecchiatura è necessaria per la procedura?

La vertebroplastica deve essere eseguita sotto la guida di apparecciature radiologiche di alta qualità come un angiografo digitale e una TAC spirale; l'apparecchiatura digitale è superiore a quella analogica. Un angiografo biplano può facilitare la procedura ma non è strettamente necessario.  Anche un fluoroscopio digitale portatile con braccio a C può essere adeguato mentre fluoroscopi meno moderni non consentono una adeguata e sicura valutazione del posizionamento dell’ago e dell'iniezione del cemento radio-opaco.

E' necessaria la Sala Operatoria?

La vertebroplastica può essere eseguita in sala operatoria munita di fluoroscopio digitale con braccio a C. Poiché non è necessaria l'anestesia generale nella maggior parte dei casi la vertebroplastica viene eseguita in Sala di Radiologia Interventistica.

La procedura viene eseguita solo in Ospedale o anche in Centri Privati?

La vertebroplastica viene preferibilmente eseguita in Ospedale in regime di Day-Surgery in quanto l'Ospedale è sempre attrezzato con macchinari adeguati e nell'eventualità di complicanze. Tale procedura può essere eseguita in Centri Privati qualora siano presenti apparecchiature fluoroscopiche e per il monitoraggio di una sedazione conscia adeguate e sia presente un centro di rianimazione nel caso di complicanze.

Che tipo di cemento viene utilizzato?

Vari tipi di cemento a base di polimetimetacrilato sono utilizzati; esistono attualmente in commercio cementi ossei certificati per la Vertebroplastica che presentano viscosità e radio-opacità adeguate. Una adeguata opacizzazione è indispensabile per una sicura e corretta esecuzione della vertebroplastica. Per i pazienti di giovane età con frattura traumatica vertebrale è attualmente disponibile un cemento biologico riassorbibile, specificatamente studiato per la vertebroplastica, che viene gradualmente sostituito da osso.

Quali sono gli effetti a lungo termine del cemento nelle vertebre?

Il polimetilmetacrilato è impiegato da più di 40 anni come cemento ortopedico e gli effetti collaterali sono stati studiati. La durezza e la durabilità del cemento è superiore a quella dell'osso nativo nei pazienti anziani osteoporotici. Gli effetti a lungo termine nella vertebroplastica percutanea sono in corso di studio (attualmente il periodo di studio è di 21 anni senza conseguenze) e sono descritti in numerosi studi scientifici. Consultare la Bibliografia per maggiori informazioni. Il cemento biologico viene invece completamente riassorbito e sostituito con osso in circa 12 mesi.

E' necessario eseguire una flebografia ossea con mezzo di contrasto prima dell'iniezione del cemento?

La flebografia non viene attualmente più eseguita nei maggiori Centri mondiali che effettuano la vertebroplastica. L'esperienza ha infatti dimostrato che la flebografia spesso dimostra una rapida opacizzazione delle vene lombari ma il miscelamento del cemento con appropriata viscosità e l'iniezione controllata sotto fluoroscopia sono in grado di evitare l'embolizzazione delle vene eventualmente rilevate con la flebografia. La flebografia per la persistenza di mezzo di contrasto nel corpo vertebrale può rendere difficoltosa una corretta valutazione del cemento radio-opaco ed espone il paziente ad un minimo rischio di allergia al mezzo di contrasto iodato.

Fino a quante vertebre è possibile trattare contemporaneamente?

E' necessario trattare le vertebre che effetivamente sono la causa del dolore. Qualora le vertebre causa del dolore siano molteplici (per esempio nel caso di una osteoporosi marcata causata da un impiego protratto di cortisone, nel caso di mieloma multiplo o di plurime metastasi vertebrali) il numero massimo di vertebre che è possibile trattare dipende dalle condizioni cliniche del paziente ma, soprattutto, dall'esperienza dell'operatore; gli operatori più esperti sono in grado di trattare anche più di 10 vertebre contemporaneamente.

Sono troppo anziana?

Se le condizioni cliniche lo permettono e le indicazioni sono corrette, la Vertebrolastica può essere eseguita anche in soggetti molto anziani: nelle maggiori casistiche italiane (Gruppo EVEREST) sono stati trattati con buon risultato ed assenza di complicanze pazienti sino a 100 anni. Anche se si è molto anziani si ha diritto a non avere dolore!

Quali studi scientifici sono raccomandabili?

Più di 500 studi scientifici sono stati pubblicati sulla vertebroplastica e possono essere consultati tramite il Medline. I risultati di questi studi evidenziano un considerevole beneficio rispetto alla terapia conservativa. Sono incorso studi prospettici randomizzati che confrontano la vertebroplastia con la terapia conservativa. Studi a lungo termine per valutare le conseguenze della vertebroplastica devono ancora essere compiuti. Consultare la Bibliografia per maggiori informazioni e Pubblicazioni recenti

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